TORINO. La cultura come un farmaco, impalpabile ma efficace. Anzi: come una terapia riabilitativa. La cultura prescrivibile, da assumere nelle giuste dosi sotto forma di musica e parole musicate. Di atti teatrali, anche. O che si dipana in una pellicola cinematografica.
“Progetto Beethoven: accorda la Sinfonia al tuo sentire” Un concerto con grandi nomi della musica classica che diventa l’occasione per una “prima” speciale, in cui la musica è veramente a disposizione di tutti, anche delle persone sorde con impianto cocleare e apparecchio acustico.
Venticinque persone tra ipoudenti e sordi, portatrici di impianto cocleare e/o protesi acustica, hanno potuto godere come gli altri della musica immortale di Beethoven, all’Auditorium della RAI Arturo Toscanini di Torino, grazie all’esordio del “Progetto Beethoven”, condotto dall’audiometrista Carla Montuschi, felicemente denominata “accordatrice di orecchie”, e alla collaborazione di varie componenti della RAI...
Venticinque tra ipoudenti ed ex sordi assoluti con impianto cocleare – il cosiddetto orecchio bionico – sono stati formati all’ascolto di un concerto con una lunga riabilitazione.