In Italia si iniziò qualche anno dopo, nel 1983, ma a 40 anni da allora la storia continua “ad maiora”, pur in un percorso a volte ancora difficile, ma un percorso “immenso” di cui è decisamente impossibile descrivere le emozioni che bambini e adulti, operatori sanitari, educatori, genitori, familiari e amici hanno provato e provano, sia direttamente che indirettamente, scoprendo il suono e il rumore.
Le belle abitudini da non saltare, come i compleanni dei figli, dei nipoti, dei nonni e delle amiche e degli amici, sono come piccoli piaceri che ci danno energia e ci rendono felici. Per noi tutti continuare a dire grazie a chi ha inventato l’impianto cocleare, a chi ci ha creduto, è un impegno emozionante. La “scintilla” la innescò nel 1780 Alessandro Volta, conducendo degli esperimenti sulla stimolazione elettrica con canne metalliche nel canale uditivo, generando una stimolazione simile all’udito…
Ma perché il 25 febbraio, ovvero tra due giorni, sarà la Giornata Mondiale dell’Impianto Cocleare? Perché in quella data ricorre l’anniversario – che quest’anno è il 66° – del
primo intervento al mondo di impianto cocleare, eseguito appunto il 25 febbraio 1957 a Parigi dall’otochirurgo francese Charles Eyries in collaborazione con il fisico medico André Djourno.
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