«Richiedere, ricevere e comunicare informazioni e idee su base di uguaglianza con gli altri»: lo prescrive la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che dal 2009 è una Legge Italiana, e tuttavia, come denunciano due Associazioni aderenti alla Federazione FISH Liguria, chiedendo in tal senso un intervento dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), «le persone sorde o ipoudenti stanno incontrando molte difficoltà, in ogni sede, ad ascoltare e comprendere bene quanto viene detto dai candidati alle prossime elezioni politiche nazionali».
«Si avvicinano le Elezioni del nostro Parlamento. Molti elettori vorrebbero sapere di più sulle idee e i progetti di ciascun partito. Vorrebbero partecipare a incontri che si svolgono in piazza, sale di conferenza ecc. (purtroppo anche la paura del Covid è ancora troppo forte…), ma le persone che hanno problemi di udito con o senza ausili acustici o impianti cocleari, avranno molte difficoltà ad ascoltare e comprendere bene quanto viene detto dai candidati politici»: lo hanno scritto in una nota le Associazioni genovesi Sulle ALI dell’Udito-Associazione Ligure Ipoudenti ed Effetà Liguria - Conoscere la disabilità uditiva, aderenti alla FISH Liguria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per tramite delle proprie rispettive presidenti Liliana Cardone e Silvana Baroni, aggiungendo inoltre di avere constatato come «le TV private stiano organizzando interessanti incontri tra giornalisti e politici, che tuttavia non sono accessibili per la mancanza di sottotitoli».
Segnalano poi, Cardone e Baroni, che «in Francia, in occasione delle ultime Elezioni Presidenziali dell’aprile scorso, l’ARCOM, l’Autorità di regolamentazione per la comunicazione audiovisiva e digitale, omologa alla nostra AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), è intervenuta per sollecitare le televisioni, i proprietari dei formati digitali e tutti i partiti a rendere accessibile ogni incontro pubblico anche alle persone sorde e ipoudenti. Questo è stato possibile grazie all’intervento del CNCPH, il Consiglio Nazionale Francese Consultivo delle Persone con Disabilità), organo che anch’esso si è mosso per tempo, per chiedere ai vari canditati che la loro campagna elettorale fosse accessibile a tutte le persone con disabilità, incluse le persone sorde e ipoudenti. Ma non solo, il Consiglio ha anche pubblicato tabelle aggiornate di volta in volta, indicando quali partiti abbiano hanno lavorato per rendere accessibili i loro incontri con i cittadini».
La richiesta delle due Associazioni liguri è pertanto chiara: «Anche la nostra AGCOM dovrebbe agire per far sì che la campagna elettorale italiana fosse accessibile in tutti i social e TV (private comprese) con i sottotitoli, così come gli incontri pre-elettorali in sale conferenze e in piazza, che dovrebbero disporre anch’essi di sottotitoli e del sistema ad induzione magnetica».
Sottoscriviamo, naturalmente, ricordando anche quanto recita il 21° articolo (Libertà di espressione e opinione e accesso all’informazione) della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09 dello Stato Italiano): «Gli Stati Parti adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità possano esercitare il diritto alla libertà di espressione e di opinione, ivi compresa la libertà di richiedere, ricevere e comunicare informazioni e idee su base di uguaglianza con gli altri e attraverso ogni mezzo di comunicazione di loro scelta». (S.B.)
7 settembre 2022
Per ulteriori informazioni:
assoligure.ipoudenti@libero.it
fonte: Superando.it