PERUGIA. L’Università degli Studi di Perugia, grazie al progetto ABACO (Abbattimento delle BArriere COmunicative) presentato insieme all’ospedale pediatrico IRCSS Burlo-Garofalo di Trieste, è risultato vincitore di un bando emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana ottenendo un finanziamento di 400.000 euro per la sua realizzazione. Il progetto verrà avviato dal prossimo mese di giugno ed ha lo scopo di sperimentare una serie di provvedimenti atti a sostenere i percorsi di autonomia comunicativa di studenti affetti da ipoacusia di ogni tipo e grado durante la loro attività scolastica, favorendone l’apprendimento e la relazione con compagni e insegnanti.
“La sordità rappresenta un deficit estremamente diffuso in tutti i paesi del mondo e, soprattutto in età scolastica, essa costituisce un grave ostacolo al raggiungimento di una piena autonomia comunicativa – spiega il Professor Giampietro Ricci, del Dipartimento di medicina e chirurgia, coordinatore Scientifico della Sezione di Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Ateneo di Perugia e direttore del centro di riferimento regionale per impianti cocleari -. Tale età rappresenta il periodo cruciale in cui si acquisiscono gli strumenti per entrare in relazione con gli altri e in cui si formano le future competenze e il senso di autoefficacia comunicativa, tutti aspetti indispensabili nella vita di una persona che studia, lavora, viaggia e partecipa alla vita pubblica. Oggi – continua Ricci – la tecnologia ci offre la opportunità di effettuare diagnosi precocissime (fin dai primi giorni di vita) e trattamenti estremamente brillanti della ipoacusia infantile, dobbiamo sfruttare questa tecnologia per una integrazione completa a tutti i livelli dei nostri pazienti. Il nostro istituto vanta peraltro una pluridecennale attività di avanguardia nel trattamento delle sordità, avendo contribuito fin dagli anni ‘90 allo sviluppo delle più moderne metodiche di diagnosi precoce delle sordità neonatali. Il progetto nasce, inoltre, dalla stretta collaborazione con un altro centro di eccellenza in questo settore, con il quale abbiamo condiviso numerose esperienze in campo scientifico ed assistenziale, costituito dall’ospedale pediatrico Burlo-Garofalo di Trieste, diretto dalla Dottoressa Eva Orzan. A Perugia – conclude il Professor Ricci – ci occuperemo di sperimentare questa tecnologia nelle aule universitarie, a Trieste nelle aule delle scuole secondarie”.
La pianificazione dell’architettura di ABACO si avvale di un network interdisciplinare che include enti del terzo settore, istituti ospedalieri, scuole, università; sperimenta strumenti e sistemi dedicati ad alunni con disabilità uditiva ma potenzialmente e all’occorrenza utilizzabili e sfruttabili anche per esigenze esterne non scolastiche delle persone sorde o ipoacusiche (es. comunicazione negli ambulatori medici, altri servizi sanitari, uffici pubblici, tribunali…).
ABACO, sul piano operativo, si avvarrà di una componente tecnologica con lo sviluppo e attuazione di un sistema innovativo e versatile che, grazie all’integrazione evoluta di Intelligenza Artificiale, permetta la traduzione e/o l’aumentazione della comunicazione scolastica. Quest’ultima viene raccolta attraverso microfoni di ultima generazione che, a seconda del caso, potrà essere veicolata attraverso una o più delle seguenti modalità: speech-to-text in video captioning (sottotitolazione) su tablet, computer, proiettori, lim etc; traduzione simultanea LIS e visualizzabile individualmente su tablet/cellulare; trasmissione a ricevitori acustici adattabili a ogni tipologia di presidio uditivo (apparecchi acustici o impianti cocleari). Le traduzioni e le sottotitolazioni avvengono in tempo reale, sia on-line che off-line.
fonte : Umbria Journal