«Il 25 febbraio – scrive Paolo De Luca, presidente dell’APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare) – è stata la Giornata Internazionale dell’Impianto Cocleare, ma in realtà, come diciamo sempre, ogni giorno è un bel giorno per chi è riuscito a risentire e per chi sente con l’impianto cocleare. Grazie, cari portatori di impianto cocleare, per essere testimoni dell’utilità e potenzialità offerte da questo formidabile ausilio prodotto dall’ingegno umano».
Il manifesto ufficiale della Giornata Internazionale dell’Impianto Cocleare del 25 febbraio
Il 25 febbraio è stata la Giornata Internazionale dell’Impianto Cocleare, ma in realtà, come diciamo sempre, ogni giorno è un bel giorno per chi è riuscito a risentire e per chi sente con l’impianto cocleare.
Grazie, cari portatori di impianto cocleare, per essere testimoni dell’utilità e potenzialità offerte da questo formidabile ausilio prodotto dall’ingegno umano.
Grazie a tutte le persone che operano nelle ditte produttrici e nelle ditte di riferimento presenti nei territori, a tutte le persone impegnate nei Centri di Impianti Cocleari di riferimento regionale, grazie ai tecnici, agli educatori, ai logopedisti, alle insegnanti, ai familiari, agli amici e conoscenti.
Grazie a chi non si fa vincere dall’idea di fare per e fa con, aiutando nel percorso di autonomia, indipendenza, creatività e rafforzamento dell’esperienza coloro che hanno più difficoltà, sapendo che il buon cammino è quello che si percorre chiedendo, domandando e rimanendo “a fianco” piuttosto che dietro o davanti.
Grazie a chi abbatte le barriere e rende accessibile la cultura, grazie a chi stimola, propone e lotta per i diritti, alle persone sensibili e ai rappresentanti politici/sindacali che sanno ascoltare e hanno fra le priorità le pari opportunità, l’applicazione delle leggi che garantiscono il diritto a una vita dignitosa, allo studio, alla salute, al lavoro, alla cultura, alla casa e all’affettività per le persone con disabilità sensoriale, come per tutte le persone, per tutti i cittadini, senza disparità di alcun genere, senza trasformare le persone in cittadini di Serie A e di Serie B, se non addirittura invisibili.
Grazie a chi difende il Servizio Sanitario Nazionale e la dignità delle persone, senza anteporla ai profitti e ai venti irrazionali della ricerca di un nemico nel “diverso” di turno.
Senza l’impianto cocleare non sarebbe stato possibile ascoltare un concerto cocleare. E senza di esso, i nostri ragazzi non avrebbero realizzato Il punto di incontro, cortometraggio animato che trasforma le emozioni in immagini e racconta il mondo attraverso gli occhi di un gruppo di giovani con disabilità uditiva.
Paolo De Luca
Presidente dell’APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare)